La Psicoterapia Focalizzata sul Transfert per Adolescenti (TFP-A)
La Transference-Focused Psychotherapy for Adolescents (TFP-A) è un adattamento alla popolazione adolescenziale della Psicoterapia Focalizzata sul Transfert (TFP) per adulti che soffrono di disturbi borderline di personalità (Yeomans, Clarkin & Kernberg, 2015). La TFP-A si fonda sia sull’ approccio psicoanalitico delle relazioni oggettuali sviluppato da Otto e Paulina Kernberg (1984,1993, 2000), che sulla teoria dello sviluppo e sulla ricerca empirica (Clarkin, Levy, Lenzenweger, & Kernberg, 2007; Doering et al., 2010; Levy et al., 2006). In questo trattamento, in linea con le concettualizzazioni di Kernberg, il disturbo di personalità in adolescenza è visto come un disturbo nel processo di formazione dell'identità. L'adolescenza, d’altronde, è il periodo cruciale dello sviluppo per la formazione dell'identità e il consolidamento della personalità (Erikson, 1968), e quindi può essere visto come un periodo sensibile per intervenire.
Abbiamo già parlato delle complessità e delle specificità della diagnosi in adolescenza in altri contributi presenti in questa sezione. In questa sede mi preme solo ricordare che la TFP-A si basa sulla conoscenza e sulla comprensione dei principali cambiamenti strutturali e dei compiti di sviluppo che l'adolescente deve affrontare, alle prese con la separazione dalla famiglia, la conquista di un’iniziale autonomia e l’ingresso progressivo nel mondo degli adulti.
Da un punto di vista clinico, dunque, lo psicoterapeuta ad orientamento analitico deve essere attento alla complessità e alle sfide tipiche dell’adolescenza, empatizzare con la presentazione unica del paziente mentre tiene in mente i compiti evolutivi realistici che devono essere affrontati e superati dall'adolescente. Le qualità di flessibilità e fermezza, la tolleranza e la comprensione per valori e modi di relazionarsi non convenzionali, faciliteranno l'integrazione dell'esperienza interna del paziente.
Mentre le tecniche impiegate prestano molta attenzione ai dilemmi e ai sintomi attuali del paziente, l’obiettivo finale è quello di risolvere le restrizioni intrapsichiche che interferiscono con il normale sviluppo dell'adolescente nei domini dell'amore, della sessualità, dell'amicizia, dell'intimità e della ricerca del successo educativo e creativo. Nel processo, la capacità di funzionamento autonomo e indipendente dell'adolescente e un impegno più maturo e collaborativo con la famiglia d'origine sono parte della crescita prevista del suo funzionamento sociale.
In altri termini, l'obiettivo finale è quello di favorire un'integrazione dell'Io sufficiente a permettere all'adolescente di procedere sotto la propria autorità.
La TFP-A, pur mutuando le principali tecniche, tattiche e strategie dalla TFP per gli adulti, prevede degli specifici adattamenti che la rendono un trattamento d’elezione per la patologia di personalità in adolescenza.
Potremmo riassumere di seguito, per punti, i principali elementi della TFP-A, mantenendo come elemento centrale e unificante il focus sull'integrazione dell'identità e il consolidamento della personalità. La TFP-A si basa su:
1) l’analisi delle relazioni oggettuali patologiche dominanti (diadi) così come sono attivate e manifestate nelle interazioni nel qui-e-ora con il terapeuta;
2) l'elaborazione di un contratto con gli adolescenti per aiutarli a ridurre, contenere e controllare l'acting out, stimolando la curiosità sulle loro motivazioni e dando priorità alla mentalizzazione su di sé e sugli altri, nonché sulle conseguenze delle loro azioni e sul loro futuro;
3) un approccio specifico per sostenere i genitori, facilitando la loro collaborazione e riducendo la loro interferenza, nonché creando uno spazio mentale per l'adolescente dove possa sviluppare autonomia e assumere gradualmente la responsabilità delle sue difficoltà. In sostanza, il lavoro con i genitori sostiene questi ad usare la loro autorità quando è appropriato e quando gli adolescenti sono potenzialmente in pericolo, ma sostiene anche i genitori a fare un passo indietro per facilitare la separazione e l'individuazione e per diminuire il conflitto, l'aggressività manifesta, le lotte per il potere e il controllo che possono far deragliare il lavoro e il progresso terapeutico;
e, infine, 4) un'enfasi sull'interpretazione del transfert e controtransfert per identificare le rappresentazioni scisse di sé e dell'altro che sono viste come un impedimento al flusso dei processi di sviluppo e minano il consolidamento della personalità così come l'uso adattivo delle capacità di mentalizzazione acquisite per affrontare le sfide dell'adolescenza e il futuro.
Per chi fosse interessato ad approfondire tanto la teoria che la tecnica della TFP-A, si raccomanda la lettura del volume, di recente pubblicazione, Adolescenti con gravi disturbi di personalità di Normandin e coll. (2022).
Prof.ssa Irene Sarno
Riferimenti:
- Clarkin, J.F., Levy, K.N., Lenzenweger, M.F., Kernberg, O.F. (2007), Evaluating three treatments for borderline personality disorder: A multiwave study. In American Journal of Psychiatry, 164, 4, pp. 922-928.
- Doering, S., Hörz, S., Rentrop, M., Fischer-Kern, M., Schuster, P., Benecke, C., Buchheim, A., Martius, P., Buchheim, P. (2010), Transference-focused psycho- therapy v. treatment by community psychotherapists for borderline personality disorder: Randomised controlled trial”. In British Journal of Psychiatry, 196, 5, pp. 389-395.
- Kernberg, O.F. (1984), Disturbi gravi della personalità. Tr. it. Boringhieri, Torino 1987.
- Kernberg, O.F. (1993), Severe Personality Disorders: Psychotherapeutic Strategies. Yale University Press, New Haven.
- Kernberg, P.F., Weiner, A.S., Bardenstein, K.K. (2000), I disturbi di personalità nei bambini e negli adolescenti. Tr. it. Giovanni Fioriti, Roma 2001.
- Normandin, L., Ensink, K., Weiner, A., Kernberg, O.F. (2021) Adolescenti con gravi disturbi di personalità. Raffaello Cortina Editore, Milano 2022.
- Yeomans, F.E., Clarkin, J.F., Kernberg, O.F. (2015), La terapia focalizzata sul transfert per il disturbo borderline di personalità. Tr. it. Giovanni Fioriti, Roma 2017.
Credit: The swaddle